Ho goduto anch'io

Quello che segue è la libera traduzione (il testo originale lo trovate cliccando qui) di un racconto di fantasia che coinvolge un marito frustrato e una ragazzina, vicina di casa, impertinente e arrapata.

N.B. I protagonisti si intendono maggiorenni e consenzienti

Sabato sera io e mia moglie siamo andati a una festa che davano i nostri vicini.

Ho 45 anni, mia moglie dieci meno di me. Ho una calvizie sempre più evidente e sono sovrappeso di circa dieci libbre. Non sono grasso ma con gli anni ho messo su un po di pancia. In compenso cammino molto per cui ho un tono muscolare decente.

Sharon, mia moglie, ha invece una silhouette da fare invidia visto che tre volte a settimana va in una spa. Sembra dieci anni più giovane di quel che è e dà a tutti l'impressione di essere arrapata. Ma spesso l'apparenza inganna.

Si è concentrata così tanto sulla sua forma e bellezza da mandare in frantumi la nostra vita amorosa. Siamo ormai arrivati al punto che certe notti, poche quanto sporadiche, quando facciamo l'amore va a finire che sono solo io che faccio l'amore con lei. Sebbene lei sia poco partecipe, mi assicuro sempre che lei sia venuta prima di farlo io. Ma con il passare del tempo la mia motivazione è decisamente sparita.

Quella sera, dopo una cena leggera, era di cattivo umore: 'Speriamo almeno di incontrare dei bei ragazzi stasera'

'E perchè mai?' - chiesi

'Potrei spassarmela un po' ' - mi rispose in tono gelido

'Beh, se ci riesci fammelo sapere, così magari lo faccio anche io' - dissi cercando di sembrare sicuro di me

Mi rispose con un piccolo sbuffo: 'Va bene'

La festa era abbastanza interessante e ricca di alcool.
Non avevo voglia di bere, giusto qualche goccetto. Preferivo piuttosto restarmene in disparte a guardare gli altri che ballavano. Sharon s'era buttata nella mischia e sembrava essere abbastanza alticcia. Stava ballando con Bill james, conosciuto nel quartiere come esperto donnaiolo. Sorridevo, immaginando che lei si stesse divertendo.

Con il passare del tempo la festa si era spostata fuori, accanto la piscina. Era più carino, c'era spazio per ballare e i lettini fornivano molti posti a sedere.

Decisi di dare una mano a Don, il padrone di casa, riempendo un contenitore con birre fresche e portandolo fuori. Mi disse: 'Ci sono altre birre nel frigo in cantina. Dai un'occhiata a queste e se finiscono scendi pure a prenderle, ok?'

Con un cenno della testa risposi: 'ok, ci penso io'

Mi ero trovato un posto tranquillo in fondo alla piscina, lontano dalla calca, e dopo un po' mi accorsi di un bel cespuglio accanto alla piscina dal quale, in penombra, potevo controllare tutti.
Nello stesso istante mia moglie Sharon ballava con Bill e gradualmente stavano avvicinandosi a un lato del cespuglio dove mi trovavo io.

Ad un certo punto un lento. Sharon e Bill si strinsero. Vidi chiaramente la mano di Bill farsi strada e palpare con decisione il sedere di mia moglie che non opponeva alcuna resistenza.

'Cazzo se se la sta spassando!' - pensavo. Avvinghiata a lui, in disparte, con lui che le tastava il sedere e lei che continuava strusciarsi a lui. Se la stava spassando.

Ero indeciso se rimanere a guardare o se andar via. Pam, la moglie di Bill era presa da una conversazione con Carol, moglie di Don, nessuna persona intorno a me interessante e con cui attaccar bottone. Avvicinandomi alle birre mi accorsi che stavano cominciando a scarseggiare. Decisi di entrare in casa e scendere giù in cantina.

All'inizio non notai nulla, ma avvicinandomi al frigo cominciai a sentire degli strani sussurri: era Tammy, la figlia diciassettenne dei miei vicini, Don e Carol. Aveva il vestito aperto e un ragazzetto stava giocando con le sue tette. Leggermente sdraiata sul tavolo da biliardo, Tammy aveva le labbra impegnate sull'uccello di quel giovincello. Due birre aperte erano posate sul bordo del tavolo.

Appena Tammy mi vide mollò l'uccello lanciando un urlo. Provò a ricomporsi rapidamente chiudendo la camicia e poggiando i piedi a terra. Nel fare questo mi accorsi che non aveva le mutandine. Il ragazzetto invece, appena mi notò, schiacciò il suo arnese nelle mutande e se la diede a gambe su per le scale.

Tammy mi guardava.

Stavo per ritornare indietro quando sentii da dietro: 'aspetta'.

Mi girai verso di lei. 'Cielo, signor White, la prego, non lo dica ai miei!' - disse

Feci spallucce.

L'avrei fatto? Probabilmente no.

Per un attimo provai a pensare cosa avrei fatto se avessi avuto una figlia della sua età e l'avessi scoperta a fare quelle cose. Non c'era da preoccuparsi: mia moglie Sharon non aveva mai voluto figli.

Presi un contenitore e cominciai a metter dentro alcune birre tirandole fuori dal frigo: in quel momento non avevo la più vaga idea di cosa dire o fare.

Si avvicinò a me per aiutarmi con una mano mentre con l'altra cercava di tenere chiusa la camicia.

Mi fermai a guardarla; la sua faccia era ancora rossa e il suo sguardo terrificato.

Le dissi guardandola: 'Va bene così. Faccio da solo'.

Tornò a poggiarsi al tavolo da biliardo.

Iniziai a salire le scale per portare le birre su quando lei mi fermò dicendo: '...potrebbe tornare qui? Vorrei parlare di quello che è successo...''

Non avrei voluto, ma facendo si con un cenno del capo risposi: 'Torno subito'.

Salito su cominciai a rassettare le birre e iniziai a pensare. Non avevo la più pallida idea di cosa dire a una ragazzina della sua età, ma soprattutto non doveva essere affar mio quello che aveva combinato. Terminato il lavoro con le birre, non riuscendo a vedere Sharon da nessuna parte, mi diressi lentamente in cantina.

Tammy mi stava aspettando. Non aveva toccato la sua camicia ed era ancora poggiata al tavolo. Mi avvicinai e mi poggiai accanto a lei.

Mi chiese guardandomi: 'Ha intenzione di parlare?'

Scrollai le spalle e dissi: 'Perchè dovrei? Insomma, non sono affari miei...e tu? Quanto avrai, diciassette, diciotto anni?'

Lei annuì rapidamente.

Le dissi: 'Sei un po' giovane, ma non precoce per queste cose. Che vuoi che ti dica?' - con un leggero sorriso aggiunsi - 'Anche io una volta ho avuto la tua età'

Sorrise. Sembrò rilassarsi.

Mi ero portato con me una birra. Ne bevvi un sorso.

Lei, vedendo le due birre ancora sul tavolo, ne prese una e disse: 'Posso farti compagnia?'

Feci spallucce.

Bevve un sorso dalla bottiglia che poi tirò nell'immondizia. Tirandosi su con le mani, saltò sul tavolo e vi si sedette sopra. Avendo abbottonato un solo bottone della camicia era tutta presa a coprirsi il seno. Era ben messa a petto, la camicia era ben tesa all'altezza del seno.

Tornò a guardarmi e prese a sorridere.

Prese un'altro respiro e poi disse: 'Ti vedo abbastanza preparato sull'argomento'

Non avevo la più pallida idea di cosa rispondere. Ero lì a bere birra con una ragazzina mezza nuda, senza mutande sotto la gonna che mi trovava "preparato".
Presi un altro sorso di birra e le sorrisi.

Mi rispose con un sorriso: 'Non posso ancora crederci, sei fico!'

Mi misi a ridere. Fico? Ma se non avevo la più pallida idea di cosa dire o fare?

'A cosa stai pensando?' - mi chiese.

'Al giovane che se l'è data a gambe e che starà correndo a casa cagato sotto dalla paura'

Anche Tammy iniziò a ridere: 'Lo dovrò chiamare...a quest'ora sarà a casa morto di paura o intento a sfogare i suoi bollori'

Tornai a guardarla. Dei due più preparata sicuramente era lei. Finii la mia birra e mi apprestai a prenderne un'altra dal frigo.

'Mi passi quella del mio Tommy, la finisco io' - disse

Presa la bottiglia mi girai per tornare verso di lei, che era ancora seduta sul tavolo. Notai come fosse davvero corto il suo vestito. Si era spostata verso il bordo del tavolo e aveva divaricato leggermente le gambe. Quando le passai la birra vidi chiaramente quel che c'era tra le sue gambe.

Il suo pube era coperto da una leggera peluria bionda, era un gran bel vedere.

Tammy si accorse che la stavo guardando: 'Tommy mi ha lasciata a metà, ti andrebbe di finire?'

Mi avvicinai senza esitare e delicatamente la spinsi giù sul tavolo: 'Ne sarei onorato' - dissi

Senza darle tempo di aprire bocca le allargai le gambe e abbassai il mio viso sulla sua patatina. Rimase senza fiato appena realizzò cosa le stavo facendo.

Poi seguì un gemito di piacere nello stesso istante in cui la mia lingua sfiorò la sua patatina. Erà già bagnata e ben aperta. Leccai delicatamente le labbra della sua patatina gustandomi il suo giovane sapore. Era passato un sacco di tempo dall'ultima volta in cui avevo assaporato il sesso di una ragazza e non ricordavo quanto fosse dolce.

Lappai i suoi umori e mi accorsi che cominciò a produrne degli altri. Feci scivolare le mie mani sui suoi fianchi e le sollevai il bacino per avvicinarlo ancora di più alla mia bocca. Spostai la mia lingua verso il basso fino a raggiungere il suo culetto per poi risalire su fino al buco della sua patatina sfiorandola un paio di volte con la lingua. Poi lentamente scivolai su fino al clitoride. Lei, in risposta a questo trattamento, spinse il bacino ancora di più contro la mia bocca. Con la punta della lingua disegnai un paio di cerchi attorno al suo clitoride, per poi fiondarmi direttamente su di esso. La sentìi gemere forte con tutto il fiato che aveva in petto.

A quel punto mi spinse via. Scese giù dal tavolo e si buttò sui miei pantaloni che riuscì ad aprire a tempo record. Poi fu la volta delle mie mutande. Liberato il mio uccello mi fece girare e mi spinse contro il tavolo.

'Sdraiati' - sussurrò

Cercai di scivolare sul tavolo e alla fine riuscìi a sdraiarmici su. Lei balzò sul tavolo e si mise sopra di me nella posizione del 69. Abbassò lentamente il suo sesso bagnato sulla mia bocca e appena le ficcai la lingua più dentro possibile la sua calda e umida bocca si impossessò del mio attrezzo.

Era giovane, ma sapeva bene come succhiare un uccello. Sentivo scorrere la sua lingua dappertutto mentre la sua bocca succhiava avidamente. Sentivo che stava esagerando con la sua lingua istancabile e per evitare di venire subito mi concentrai a leccarla aggrappandomi a lei.

Le aprii il sedere per bene in modo da poter raggiungere anche il suo culetto, poi iniziai un perverso andirivieni dal suo clitoride fino al suo sfintere, su e giù più volte. La sua giovane passera era ormai un lago, bevvi tutti suoi umori. Ogni volta che le sfioravo il clitoride la sentivo succhiare con vigore e decisione il mio randello. Poi ad un certo punto cominciò a tremare e ad agitarsi in modo sconnesso, sapevo che la sua giovane passera stava per scoppiare.

Mi soffermai a succhiarle il clitoride, cercando di farlo entrare il più possibile in bocca. I suoi fianchi si agitarono violentemente, le sue gambe si contrassero e il suo sedere rimbalzò sul mio viso nello stesso istante in cui lei venne, soffocando i suoi strilli con il mio uccello in bocca.

Lasciò scivolar via dalla sua bocca l'uccello dopo che la mia lingua le aveva regalato quel potente orgasmo. Il suo sesso colava umori sulla mia bocca affamata. Sembrò riprendersi quasi subito, si girò e messasi a cavalcioni su di me afferrò con decisione il mio randello per poi sedercisi su. Scivolai lentamente dentro la sua calda e infuocata passera.

Arrivata in fondo, con un forte gemito, cominciò a scoparmi. Tammy mi cavalcava con il suo giovane corpo, pompava come una forsennata cercando di sfregare il suo clitoride sul mio pube. Ogni volta che scendeva giù cercava di prenderlo fino in fondo.

Mentre era intenta a far questo, le sbottonai la camicia e mi ritrovai le sue tette davanti. Allungai le mani afferrando i suoi capezzoli trovandoli irti e duri. Cominciai ad accarezzarli e a stuzzicarli delicatamente.

Stavo applicando la giusta pressione perchè la sentivo fare le fusa. Sì, sembrava che il suo petto emettesse il suono di un gatto che fa le fusa. Poi la sentìi stringere il mio bastone di carne.

Cazzo! Quella passera mi stava spedendo dritto in paradiso. Così ben lubrificata mi permetteva di scorrerle dentro senza fatica ma allo stesso tempo mi mungeva con decisione. Sentivo le palle letteralmente ribollire, ero prossimo ad esploderle dentro. Cercavo di resistere il più possibile mentre Tammy era intenta a scoparmi selvaggiamente.

All'improvviso mi disse: 'Baciami'

Chinò il viso verso il mio e mi baciò con passione. La sua lingua danzava insieme alla mia. Interruppe quel bacio appassionato per leccarmi la bocca e le labbra. Non potevo che gemere sentendo che il mio seme stava percorrendo il mio uccello e schizzava dentro di lei con potenti e profondi getti.

Tammy se ne dovette accorgere perchè rimase quasi senza fiato. Iniziò a venire pure lei mungendo e pompando dentro di lei tutto il mio seme. Si infilzò con decisione su di me dicendomi 'Baciami ancora!'

Mi baciò ancora una volta con passione animale, mentre con il suo corpo tentava di impalarsi il più possibile e strizzandomi ritmicamente l'uccello con i muscoli interni. Gradualmente ritornammo in noi. Mi diede un bacio leggero e poi saltò giù dal tavolo e aprì le gambe.

Anche io mi mossi verso il bordo del tavolo, poggiai i piedi a terra e rimasi appoggiato al tavolo.

Lei era lì di fronte a me.

La gonna arrotolata alla vita, la camicia aperta e il mio seme che gocciolava giù dalla sua passera.

Che immagine perversamente erotica!

'Come vorrei farti una foto in questo momento' - le sussurrai eccitato.

Lei sorrise e rispose - 'anche io'

Anche lo spettacolo che davo io non era da meno: pantaloni e mutande giù sulle caviglie e i peli del mio pube intrisi dei suoi umori.

Sorrise di nuovo: 'Sono contenta che tu abbia fatto scappar via Tommy, lui non sarebbe stato capace di farmi una cosa del genere'

Si avvicinò di nuovo a me baciandomi ancora una volta. 'Ogni volta che vorrai leccarmi sono a tua disposizione' - disse.

Le sorrisi e le sussurrai all'orecchio: 'Grazie, lo terrò presente'

Lentamente tornammo a ricomporci. Lei si riallacciò il reggiseno e richiuse la camicia. Mentre lo faceva disse: 'Nessuno prima di te mi ha mai leccato in quel modo. Mi hai fatto impazzire. Merito forse della tua esperienza'
Sghignazzando aggiunse: 'Dico sul serio, lo dobbiamo rifare'

Facendo si col capo, dissi: 'Certamente, puoi contarci'

Un enorme sorriso le si disegnò sul volto poi, dandomi un bacetto, scappò via sulle scale, lasciandomi solo con la mia birra. Finita la bottiglia salìi su e andai in bagno a rinfrescarmi.

Uscito fuori dal bagno incrociai Tammy che dandomi un rapido bacio disse - 'Ecco' - e mi passò di nascosto un paio di sue mutandine in pizzo.

Le sussurrai 'Grazie' e mettendomele rapidamente in tasca

Uscito fuori, presi un'altra birra e mi sedetti. Poco dopo riapparve Sharon.

'Pronto per andar via?' - chiese

Annuì e tornammo a casa.

Lei era abbastanza silenziosa mentre entrammo in casa

Si preparò un caffè mentre io mi feci una cioccolata. Mi guardò e disse: 'Stasera mi son fatta sditalinare da un ragazzo. L'ho fatto pure sborrare'

Le risposi con un sorriso.

'Mi sono divertita' - disse

Raggiungendo la mia tasca con una mano, tirando fuori le mutandine di Tammy e poggiandole sul tavolo le risposi: 'Ho goduto anch'io!'

Poi me ne andai a dormire nel capanno degli attrezzi.


Versione originale inglese


On Saturday night my wife and I went next door to a party our neighbors were giving. I'm forty five years old, while my wife is ten years younger. I am in turn losing some hair and my hairline in front, is gradually receding. Plus I'm ten pounds overweight, so while not looking fat, I have a little pot. On the plus side, I do a lot of walking, so still have decent muscle tone.

Sharon, my wife on the other hand, has a great figure and is in shape, as she spends three nights a week at the health spa. She looks ten years younger than she is and truthfully looks pretty hot. But looks aren't everything.

She has concentrated so much on her looks and staying in shape, so that our love life has suffered. Most nights when we get it on, which are becoming few and far between, end up basically me making love to her. Very little response from her, even though I am always certain to make sure she cums, before I do. Gradually the effort has not been worth it.

We had a light supper and she was not in a good mood. On our way out the door, she said, "Hope there are some good looking guys there tonight."

"And why is that?" I asked.

"I might do some flirting," she replied in a decidedly frosty tone.

"Well if you decide to, let me know and maybe I will too." I said, trying to sound confident.

She gave a small snort and said, "Go for it."

The party was pretty good and there was plenty of booze.
I was not drinking very much, pretty much just watching people dancing. Sharon was dancing a lot and she seemed to be drinking quite a bit too. I saw her dancing with Bill James. Bill prided himself on being a ladies' man.

I just smiled and figured she was having some fun.

As the night moved along, the party gradually moved outside, by the pool. It was a little cool, but with the deck, there was room for dancing and the lawn chairs provided lots of seating.

I helped Don, our host, fill a cooler with beer and we carried it outside. He said, "There is more beer downstairs in the fridge. I am kind of watching the bar, so keep an eye on the beer and if we need more, go get some. Will you?" I nodded and said, "I'll keep an eye on it."

I was down by the pool and slowly made my way, back out of the crowd. I didn't realize at first, but where I ended up standing, was by the deck, and there was bush planted close to the deck. I was standing there when I heard a giggle and I looked around, realizing that I was hidden from the light by the bush. At that same moment I noticed Sharon was still dancing with Bill and with the crowd on the deck, they gradually worked their way over to the side. Of course that was where I was now hidden behind the bush.

A slow song came on, and Bill and Sharon moved together.
I saw Bill's hands come around, and one slipped down and rubbed her ass. Sharon was making no objections.

I just figured, "Fuck, she is playing around." She just danced closer, and I saw him sort of back her away from the crowd, so that her ass was concealed. He was rubbing her ass really good now and she seemed to be enjoying it, rubbing against him.

I was going to stay and watch, but decided not to. I looked around. Bill's wife Pam was engrossed in a conversation with Carol. Carol was Don's wife and hostess.

I scanned the crowd, and tried to see if there was anybody to flirt with. I really did not see any likely candidates.

I walked by the beer cooler, and taking one, noticed it was getting a bit low. I made my way into the house and downstairs. I had been over to the house a few times, and knew the layout of the basement. I made my way to the fridge. At first I did not notice the noise, but as I neared the fridge, I heard whispering. I rounded the corner and there was Tammy, Don and Carol's, seventeen year old daughter.

She had her dress open, and her nice tits were being played with by some young stud. Tammy was half laying on the pool table and had her lips wrapped around the young fellows cock. Two open beer cans were on the edge of the pool table.

Tammy saw me first and gasped, letting the cock flip from her mouth. She quickly closed her blouse and as she lowered her legs to the floor, I saw she had no panties on. The young man looked up and quickly whipped his cock back into his pants and practically ran up the stairs.

Tammy just looked at me. I turned to walk away, but I heard her say, "Wait!"

I turned back toward her and she said, "God, Mr. White, don't tell my parents. Please?"

I just shrugged. Would I tell, probably not. I tried to think what I would do it I had a daughter, and discovered this. I did not have to worry, Sharon never wanted kids.

I took a box and started putting some beer into it. I did not have a clue what to do or say.

She came over and started to help me. She used one hand, as the other held her blouse together.
I looked at her.
Her face was still flushed, and she had a scared look on her face.

I looked at her and said, "Better get done up, I can do this."

She just leaned against the pool table.

I started out with the beer then stopped when she said, "Can you come back. I want to talk about this."

I did not want to, but I nodded and said, "Be back in no time." I went up and filled the cooler.

I was thinking.

I had no idea what to say to a kid that age. And besides, it was no of my business what she did.

Once I was done, I looked up at the deck, but didn't see Sharon anywhere. I walked slowly back down the stairs. Tammy was waiting for me. She had not done anything about her blouse. She was still leaning on the pool table. I walked over and leaned against it also.

She looked at me and asked, "You going to tell?"

I just shrugged and said, "Why, it's none of my business. You're what, seventeen?"

She nodded quickly.

I just said, "You're a little young, but not really underage, so what's it to me." I sort of laughed softly and added, "I guess I was your age, a long time ago."

She smiled and seemed to relax.

I had brought my beer down with me, and I took a drink. She looked at the two beers on the table, and said, "Okay if I join you?"

I just shrugged.

She took a drink from the bottle and put the other one over in a box of empties.

She hopped up on the edge of the table and sat there. She had buttoned one button on her blouse, so it was staying together, covering her tits. She was well endowed up there, so the blouse was still stretched. She saw me looking and just smiled again.

She took another mouthful and then said, "You are pretty cool about this."

I shrugged again. I didn't have a clue what to say. Here was my seventeen year old neighbor, drinking beer, half her tits hanging out, no panties on under her short skirt and she thought I was cool.

I took a sip of my beer and smiled at her.

She smiled back and took a drink also, the said, "I can't get over this, you're so cool about all this."

I laughed then. Cool? I did not have a clue what to say, what to do or anything.

She said, "What are you thinking?"

I replied, "Oh, just thinking about that the young man, and him running home, scared shitless."

Tammy laughed and said, "I'll have to call him later. He's either scared shitless, or home relieving his lover's nuts."

I looked at her and smiled, if anyone was cool, it was her. I finished my beer and went over to the fridge and got another.

She said, "You may as well give my Tommy's, I'll finish that."

I got the bottle, as when I turned she was sitting on the edge of the pool table. Her dress was short to begin with, and she had slid a little more to the edge, and she had opened her legs some. As I passed her the beer, I swear her cunt winked at me.

I had a good view of her young cunt. It was lightly covered with blonde hair.

Tammy saw me looking and said, "Tommy didn't get me off, would you like to?"

I just moved closer and carefully pushed her back on the table. "I would be honored," I said.

Before she could say more I quickly spread her legs and lowered my face to her cunt. I heard her gasp, as she realized what I was doing.

Her gasp was followed with a soft moan of pleasure as I found her cunt with my tongue. My tongue found her wet and open. I licked softly all around her cunt lips, savoring her youthful taste. It had been so long since I had tasted teen cunt, I had forgotten how sweet it is.

I lapped up her juices, and felt her start to leak out more. I slid my hands under her hips, and lifted her ass up to my mouth. I reached my tongue down to her asshole, then slowly licked from there, back up. Slowly over her cunt hole, jabbing it a couple of times with my tongue. Then slowly I moved to her clit. She was humping her ass up to my mouth now. I licked all around her clit, then flicked my tongue directly on it. She moaned deep and low in her chest.

Then she pushed me away. She quickly bounced off the table and grabbed at my slacks. She had them open in record time and was pushing them down along with my underwear. Once my cock was free, she turned and pushed me to the table.

"Lie down," she whispered.

I shuffled around and hoisted myself up and lay back on the table. She climbed on also and got above me, in the sixty nine position. First she lowered that sweet, dripping cunt to my mouth, and as I shoved my tongue as far into her cunt as I could, her hot, wet mouth engulfed my cock.

She may have been young, but she knew how to suck cock. Her tongue was everywhere on the head of my dick as she sucked me deep into her mouth. I felt her trying to get more in, and her tongue never let up. I did not want this to end too fast, so concentrated on licking her. My tongue lapped at her, as I clutched her to me.

I spread her out wide around my head, and could just reach her ass. From there I made the journey from her asshole to her clit, over and over, Rimming her cunt hole on the way to her clit, and again on the way back to her ass. Her young cunt was awash with her cunt juice, and I drank it all up. Every time I hit her clit, It felt like she would suck the head off my cock. Then her hips began moving, erratically, and I knew this young cunt was about to blow.

I held her still and sucked her clit, trying to pull that little button into my mouth. Her hips bucked once, and then her thighs tighted and her ass bounced on my face as she came with a little squeal around my cock. She let my cock slip from her mouth, as she climaxed on my tongue. Her young cunt was almost gushing her juice into my waiting mouth. She seemed to come down quickly, and she turned, and quickly straddled me. She aimed my cock, and then sat down on it. It quickly slid into her hot, wet cunt.

When I hit bottom, she just groaned, then she started to fuck me. Tammy rode me with her young body. She would pump up and down on me, then just sit on me and grind her clit on my pubic bone, as she tried to get it all. Then she would pump her hips up and down again.

She was leaning over me, and I undid the button on her blouse, and her tits bobbed in front of me. I reached up and just took hold of her nipples. They were sticking out straight from the end of her tits. I pulled and rolled them. not roughly, but then again not softly.

It must have been the right pressure, because Tammy was purring. She sounded just like a big cat purring. The sound was deep in her chest. Then I felt her tighten her cunt on me.

Fuck, that tight cunt felt nice. It was so slippery with her juice, that I slipped in and out easily, but her grip was tight. Her young cunt was literally milking my cock. I felt my nuts beginning to tighten up, telling me they were soon going to force my load out of them. Tammy was fucking me hard, and my cum was beginning to rise.

She suddenly said, "Kiss me."

She lowered her mouth to mine, and kissed me hard. Her tongue dancing with mine. She broke the kiss and kind of licked around my mouth. I could only groan, as I felt the cum begin the trip, rushing from my bag, to race up my shaft, and shoot deep into her cunt.

Tammy must have felt it, because she gasped, then she was cumming also. Her cunt milked the cum out of me, as her cunt juiced all over me. She sat her hips down tight on me, and said "Kiss me again."

She again kissed me, as she just jammed me in as deep as I would go, and milked with her cunt muscles, as she continued to spasm around my cock. Gradually we came back down. She gave me a light kiss, and then climbed off. She got down on the floor and stretched her legs.

I sort of moved around, and got my feet back to the floor, and leaned against the table. She was standing there. Her tight skirt remained up around her waist. Her blouse was open, and I could see my cum beginning to seep down her inner thighs. It was quite an erotic sight.

"I wish I had a picture of you right now," I whispered hoarsely.

She smiled and replied, "Me too."

I was a sight also. My slacks and underwear were around my ankles and my pubic hair was matted with her cum.

She smiled again, "I'm glad you chased Tommy away. No way he could do that kind of a job on me." She slowly moved over and gave me a light kiss.
Then said, "Anytime you want to eat my cunt, I'm there for you."

I smiled, and whispered in her ear, "Thanks I might take you up on that."

We slowly put our clothes back into some semblance of order. First she refastened her bra, then buttoned up her blouse.
As she was doing this, she said, "No one has ever eaten me like you did. I loved that, must be your experience."
She then giggled and said, "I'm serious, can we do that again."

I just nodded and said, "Sure, I would like that."

She smiled broadly, then giving me a peck on the lips, she went upstairs. I got another beer, then went upstairs also. Before I went outside though, I went to the bathroom and washed up.

When I came out of the bathroom, Tammy was in the hallway. She quickly kissed me and said, "Here," and passed me her lacy little panties.

I just whispered, "Thanks," and slid them in my pocket.

When I got back outside, I got another beer and had a seat. Soon Sharon showed up.

"Ready to go?" she asked.

I nodded, and we walked home.

She seemed quiet, as we went in the house.

She made a coffee and I had a glass of chocolate milk. She looked at me and said, "I let a guy finger me tonight. I also jerked him off."

I just smiled at her.

"I had fun," she said.

I just reached in my pocket and took out Tammy's little lacy panties and put them on the corner of the table.

"Yes, so did I."

Then I went to bed in the spare room.

 

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