Tunz tunz (remix)

Secondo episodio musicale tra disco dance, deejay e scatenati balli in pista.


Altra serata in pista, altra sequenza di tormentoni del momento. Questa sera non ti scorgo in prima fila a ballare. È difficile non pensare a quanto accaduto fra me e te, ma ho bisogno di concentrazione. Lascio che il mio cervello si faccia trascinare dal "Tunz tunz" del momento. Per qualche ora riesco a non pensarti.

Pausa. Finalmente un istante per andare a bere qualcosa: la mia solita birra il tavolino in un angolo poco frequentato. Sorseggio e ripercorro gli eccitanti attimi di ieri. Torno sulla terra quando, di colpo, sento la tua voce che mi chiama: ti siedi di fronte a me sorridendo. Ti guardo con addosso un po' di imbarazzo, poi, per non far la figura dell'imbranato ti chiedo se posso offrirti qualcosa.
"Non ancora..." - mi rispondi sorridendo e ammiccando.
Se stai pensando a quel che sto pensando io, la conclusione non può essere che una sola: sei matta da legare.

Cerco di evitare l'imbarazzante silenzio: "Non ti ho vista in pista ballare...stanca della mia musica?"
"A dire il vero sono qui da non molto...sono con alcune amiche...un po' moscette...mi hanno trascinata sulla pista dei balli latino-americani...due palle! Appena hanno abbassato la guardia sono fuggita. Spero non mi vengano a cercare." - interrompi il racconto per ridere
"Come mai non sei venuta con il tuo uomo?" - so di star toccando un argomento delicato ma la curiosità ha prevalso sulla discrezione.
Torni seria. Afferri la mia birra e ne bevi un sorso.
"È incazzato." - porti nuovamente la birra alla bocca per un altro sorso. Sarebbe stata una spiegazione più che sufficiente aggiungi: "Tornati a casa siamo finiti a letto a scopare e..." - fai una smorfia - "...diciamo che nella testa in quel momento non c'era lui..."
Torni a sorseggiare. Faccio un cenno al cameriere che intuisce al volo quello di cui ho bisogno. Dopo qualche istante si presenta con un'altra birra. La prendo e brindo con te: "...ai ragazzi che ti girano in testa!" - dico facendo tintinnare il vetro della mia birra contro la tua. Torni a ridere.

Guardo l'orologio, è quasi ora di tornare alla musica.
"Ti va di venire con me in consolle?"
L'espressione sul tuo volto dopo quest'ultima domanda ricorda una bambina golosa a cui viene dato un enorme nuvola di zucchero filato. Sorrido e senza attendere risposta mi alzo, ti prendo per mano e ti porto con me. Mi segui docilmente, sali sulla pedana, saluti timidamente i miei colleghi e ti metti in un angolino. Sei impaurita e allo stesso tempo meravigliata da tutte quelle lucette e bottoni, disorientata da quello che rappresenta il mio mondo. Provo a metterti a tuo agio porgendoti un paio di cuffie che collego allo stesso canale delle mie. Do il cambio al collega, sussurro un paio di cose allo speaker e infine faccio cenno di avvicinarti a me.

Ti avvicini fissando il movimento delle mie mani quasi ipnotizzata. Premo alcuni tasti e faccio partire in cuffia una traccia: "Sarà il brano che faremo ballare tra poco" - ti dico.
Muovi la testa a tempo di musica e mi sorridi: paura e imbarazzo stanno sparendo. Ti indico una levetta sul mixer da muovere, uso le mie dita per mimare il movimento che dovresti fare. Sgrani gli occhi e fai cenno di no con la testa: hai il terrore di combinare un casino.
"Dai!" - ti incito.
Mi fissi per un istante. Ti faccio l'occhiolino. Infine ti fai coraggio e muovi la levetta che ti ho indicato.

La musica in pista cambia, parte un altro tormentone. Seguono urla di approvazione tra chi sta ballando. Non hai il tempo di goderti quella piacevole sensazione che lo speaker annuncia il tuo nome al microfono incitando tutti a darti il benvenuto alzando le mani a ritmo di musica. Seguono applausi e urla. Sei una dj, acclamata dalla folla! Esorcizzi l'emozione iniziando a ballare. Chiudi gli occhi lasciandoti trascinare dalle note e dal ritmo.

Adoro il modo in cui ti muovi. Preparo una nuova traccia da suonare e quando è pronta a partire prendo la tua mano e la metto sotto la mia. Riapri gli occhi cercando di capire cosa sto combinando. Faccio in modo che le tue dita, guidate dalle mie, poggino sul controller ed eseguano il passaggio nel modo in cui avevo pensato. Cambia la musica, lo speaker urla di nuovo il tuo nome al microfono dandoti il merito del mix traccia e in pista tutti urlano contenti.

Sei al settimo cielo. Mi togli le cuffie e ballando mi urli "sto volandoooo".
Vorrei abbracciarti ma con un movimento goffo riesco solo ad appoggiare la mano sul tuo sedere. Non so che mi prende: afferro una natica e con decisione la strizzo. Ti giri di scatto verso di me. Ho fatto una cazzata - penso - e mi preparo allo schiaffo. Mi prendi il viso tra le mani e infine avvicini la tua bocca alla mia. Ti scateni in un bacio profondo, carico di passione, con la lingua. Un coro di "whooooo" arriva dalla pista: la nuova DJ sta limonando davanti a tutti! Lo speaker ne apprfitta per urlare al microfono "Peace and love!", seguito da un delirio festoso di urla.

Le tue amiche nel frattempo, venute a cercarti in pista, hanno visto quanto accaduto. Sono esterrefatte. Confabulano tra loro e improvvisamente decidono di urlare il tuo nome in coro per sovrastare la musica assordante e attrarre la tua attenzione. La gente in pista crede che sia l'ennesima incitazione dello speaker e risponde con un "Whooooooo". Rido: sei la star della serata e il tuo nome è famoso tra chi sta ballando. Ti faccio segno in direzione delle ragazze: finalmente realizzi la presenza delle tue amiche in pista e le saluti contentissima. Muori dalla voglia di condividere la tua gioia con loro, lo so.
"Se preferisci andare, fai pure, fra un po' ho sono pausa...ci vediamo al bar" - ti dico. Sembra ti abbia letto la mente: togli la cuffia, mi dai un bacio sul collo, saluti tutti e raggiungi le tue amiche. Ti accolgono come una eroina. Vi vedo andare insieme in direzione del bar.

Arriva il momento della pausa. Ti raggiungo al bar. Sei seduta di spalle e stai raccontando ancora quanto accaduto. Poggio le mani sulle tue spalle e chiedo a te e alle tue amiche se gradite qualcosa da bere. Ti alzi e girandoti di scatto, cerchi la mia bocca per baciarmi, infine, dopo un bacio mozzafiato, mi presenti alle tue amiche: il "tuo mito", il DJ di cui non perdi una trasmissione in radio, quello che ti fa impazzire con la sua musica. Mi fai arrossire.

Faccio per sedermi ma tu scatti di colpo in piedi, mi prendi la mano e dici: "Scusateci un attimo".
Ci allontaniamo dal bar, cerchi un posto in disparte.
"Qualcosa non va?" - ti chiedo preoccupato
Mi butti le braccia al collo e mi baci.
"Non c'è niente che non va..." - mi sussurri - "...sei un meraviglioso sogno da cui non vorrei svegliarmi mai più!".
Ok, intuisco che vuoi stare da sola con me e ti faccio strada io fuori dal locale verso la spiaggia deserta in penombra.
Mi scaraventi sulla sabbia avventandoti sulla mia bocca. Ti abbraccio carezzandoti sul vestito.

Senti i tuoi abbondanti seni premere contro il mio petto, finalmente posso intrufolare le mani ed afferrarli. Sospiri di piacere e inizi a muovere il bacino strusciandoti contro il mio pube. So come andrà a finire. Con una mano raggiungo la tasca dove ho messo un preservativo e lo tiro fuori mentre le tue mani sono intente a frugare sui miei pantaloni e liberare la mia erezione.
Ti mostro il preservativo, non so se preferisci che sia io a indossarlo o se vuoi farlo tu. Mi spingi le mani sulla sabbia e mi baci con passione e pochi istanti dopo allunghi le mani, scosti le mutandine e ti impali con la mia mazza di carne.
Bloccato sotto di te, la bocca tappata dall'ennesimo bacio mozzafiato, posso solo godermi il momento e le sensazioni. Il tuo sesso è rovente, mi accoglie dentro regalandomi una pioggia di sensazioni indescrivibili. Inizi a muoverti su di me e, in cerca di una migliore e più profonda penetrazione interrompi il bacio. Ansimi di piacere, il tuo senno sballottato è uscito dal vestito e dal reggiseno. Uso la mia bocca per afferrare e succhiare uno dei tuoi capezzoloni, mentre con l'altra mano inizio a titillare l'altro.

"Ci sai fare..." - mi sussurri mentre aumenti ritmo e intensità dei movimenti. Ti sento venire: me ne accorgo dai movimenti del bacino che, impazzito, inizia a perdere il ritmo e dal tuo respiro irregolare e affannatissimo. Ti afflosci su di me con il fiatone. Ti carezzo lentamente la schiena giungendo all'altezza del sedere. Cedo alla tentazione di afferrarti le natiche e stringerle: adoro sentire tanta abbondanza su di me.
Con un improvviso movimento di reni ti spingo da un lato e mi avvento su di te: ti riempio la bocca di baci e poi ancora sul collo fino al petto. Mi tuffo beato tra le tue tettone, indeciso su quale capezzolo succhiare per primo. Cominci nuovamente ad ansimare quando senti che l'obiettivo della mia bocca si trova tra le tue gambe.

Un lungo "ohhhhh" segue la mia prima lappata sul tuo sesso completamente bagnato. Assaggio e bevo il tuo piacere. Disseto la mia voglia di te leccando in modo intenso e incessante ogni angolo della tua pelle. Infilo la mia lingua nel tuo sesso. "Oh cazzo!" - urli eccitata e incapace di contenere le piacevoli sensazioni che ti sto regalando.
Torno a leccare il clitoride, affondando la lingua di tanto in tanto nel tuo sesso.
Vorrei farti venire ancora una volta ma incominci a sussurrarmi "Prendimi..."
Lo ripeti ogni volta in modo sempre più eccitato e forte, finché mi prendi per i capelli e mi dici: "Scopami, figlio di puttana!"

Ti sento infoiata e vogliosa, non so cosa potrebbe accadere se osassi disobbedire. Mi tiro su e mi posiziono tra le tue gambe. Inizio a spingere in modo ritmato mentre dalla tua bocca cominciano ad uscire gemiti sempre più forti e acutu. Accelero il ritmo mentre allarghi le gambe più che puoi per consentirmi una penetrazione più profonda. Godi ma non abbastanza. Infili una mano e raggiungi rapidamente il clitoride. Te lo torturi mentre mi inciti a scoparti in modo sempre più selvaggio.

Vengo.
Inizio a schizzarti dentro tutto quello che ho nei testicoli. Affondo in modo deciso dentro di te e mi godo gli ultimi momenti dell'orgasmo mentre ti sento godere sotto di me.
Rimaniamo immobili uno sull'altro, appagati e felici.
Guardo l'orologio: la mia pausa è finita da un bel po'... speriamo che non mi caccino via dalla radio.

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