Monella

Un breve racconto impersonale di un uomo alle prese con la propria donna, amante perversa e capricciosa in grado di ottenere quel che vuole dal suo uomo usando formidabili ingredienti piccanti.

N.B. i protagonisti del racconto si intendono maggiorenni e consenzienti

Eccoti lì, in ginocchio, dritta sul letto, indossando solo biancheria intima, fissandomi con quel tuo sguardo irresistibile.

Conosci bene i miei punti deboli: così vestita sai di essere la mia criptonite.

Le autoreggenti scure decorate con motivi rossi velano le tue gambe rendendole ancora più belle.

Il reggiseno semitrasparente con il suo motivo di rosse ciliegie copre dolcemente i tuoi seni rivelandone le forme sinuose.

E poi gli slip, quegli irresistibili slip, con un fiocchettino rosso sopra il pube che mi ricordano un bel pacchetto regalo, la stoffa scura che scorre liscia sul pube scendendo fino all'ingresso del paradiso.

Adoro la forma che assume tra le tue gambe, l'accenno a quel solco dove sprofondo e mi perdo a leccare per ore gustando i tuoi succhi che mescolati ai tuoi gemiti mi fanno impazzire.

Cosa vuoi farti perdonare? Cosa vuoi chiedermi?

Otterrai tutto quello che desideri da me, dentro e fuori dal letto: adorerò il tuo corpo baciando ogni centimetro quadrato della tua pelle, succhierò con forza i tuoi capezzoli duri, userò le mani tra le tue gambe per sentire quanto ti ho eccitata.

Sarò disubbidiente quando mi chiederai di prenderti e di farti mia usando l'erezione che avrai causato tra le mie gambe. Non ascolterò le tue preghiere perché, lo sai, preferisco bere il tuo miele all'infilare il mio sesso nella tua carne.

Ti leccherò, dopo averti strappato di dosso quegli slip che tanto adoro, infilerò la mia lingua tra le pieghe della tua pelle, spingendoti lentamente e inesorabilmente verso le vette del piacere.

Mi implorerai di fermarmi, comincerai ad insultarmi, a darmi del porco, a chiederti di prenderti e sbatterti con veemenza sapendo che non ti ascolterò.

E allora, mentre la mia lingua combatterà una dolce battaglia contro il tuo clitoride duro e pulsante, ti arrenderai: dopo aver posto le tue mani sulla mia testa, strigerai le gambe, urlerai con forza e infine spingerai il tuo sesso contro la mia bocca.

Gli spasmi del tuo sesso, il tuo respiro accelerato, la tua testa reclinata all'indietro saranno la prova del devastante orgasmo che adoro provocarti. Mi inonderai il viso con i tuoi succhi per poi abbandonarti sulle lenzuola cercando di calmare quel batticuore che ti prende dopo aver goduto.

Solo allora ascolterò le tue preghiere: bacerò la tua pelle percorrendo la strada che unisce il tuo sesso alla tua bocca. Quando sarò arrivato a lambire il tuo viso ancora una volta mi chiederai di prenderti e di farti mia. Affonderò allora con lentezza e decisione la mia erezione dentro il tuo sesso bollente, gustandomi centimetro dopo centimetro il tepore del tuo corpo.

Mi bloccherò dentro di te aspettando le tue provocazioni: mi bacerai con passione gustando il sapore del tuo precedente orgasmo, farai scorrere le tue unghie sulla mia pelle ed infine inizierai a contrarre e rilassare i muscoli interni che avvolgono il mio sesso.

Sarò costretto a muovermi per evitare di venire all'istante. La pelle del mio sesso verrà inumidita dai tuoi succhi che le grandi labbra del tuo sesso distribuiranno accarezzandomi dolcemente.

Comincerai ad ansimare eccitata, accompagnando con il tuo corpo i movimenti del mio. Danzeremo sulle lenzuola seguendo il ritmo sempre più frenetico e folle che ci porterà al paradiso. Mi chiederai di non fermarmi, di scaricare dentro di te il mio seme, mi bloccherai tra le tue gambe per essere sicura che non faccia scherzi e infine verrai, sapendo che il tuo orgasmo farà perdere il controllo anche a me.

Uniremo i nostri gemiti d'amore mentre i nostri corpi si fonderanno e i nostri succhi si mescoleranno.

Ci arrenderemo al piacere ritrovandoci privi di forza come due guerrieri dopo una violenta battaglia.

Mi accarezzerai i capelli sussurrandomi parole tenere. Mi chiederai di accontentare uno dei tuoi tanti capricci o di perdonare una tua malefatta.

E così sarà.

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