Quando viene sera

Una fantasia erotica apparentemente banale, una routine che difficilmente diventa routine quando di mezzo c'è il fuoco della passione.

Altra giornata finalmente terminata, la solita ora di traffico per rientrare a casa e infine la porta del nostro nido d'amore davanti a me.

Appena la apro i miei sensi vengono travolti: la piacevole musica jazz che proviene dal salone, l'odore di zagara che impregna l'ingresso, una scia di petali di rosa a terra e un percorso di candele accese che mi guideranno a te.

Chiudo la porta alle mie spalle e mi libero di vestiti, scarpe e borsa da lavoro. Procedo lentamente seguendo i petali e le candele cercando di soffocare l'istinto che mi vorrebbe lanciato tra le tue braccia a godere del calore del tuo corpo.

Penzola un reggiseno tuo da un mobile, è quello che ha la mia fantasia favorita. Lo prendo tra le mani e lo avvicino al volto. Il tuo profumo invade le mie narici. Mi eccito al pensiero di poter toccare tra pochi istanti il tuo seno. Continuo a seguire il sentiero che mi porta a te, incontrando e sfiorando le deliziose autoreggenti bianche che ti ho regalato la settimana scorsa che giacciono a terra. Mi fermo di fronte ai tuoi slip semitrasparenti poggiati sulla cassettiera. Non resisto: li afferro li porto al volto. Sono umidi, impregnati dei tuoi umori e dell'odore del tuo sesso. Li lecco, assaporando la rugiada del tuo sesso che fra poco berrò copioso direttamente alla fonte. Il mio sesso è in piena erezione, duro da far male. Faccio fatica ad abbandonare gli slip e rimettermi in cammino.

Giungo alla porta della camera da letto socchiusa. Carico d'eccitazione la scosto. Ho voglia di te, il sapore del tuo sesso in bocca, la sensuale musica nelle orecchie, un turbine di piacevoli odori nel naso ed infine la tua figura davanti ai miei occhi. Sei distesa sul letto, completamente nuda. Ti accarezzi lentamente il sesso.

Dalla mia posizione riesco a vedere le piccole gocce di rugiada che scendono lente dalle grandi labbra sulle lenzuola, le tue dita che aprono il tuo sesso invitante, i tuoi occhi vogliosi e la tua bocca rossa che si apre lentamente.

Ancora una volta cerco di controllare il mio istinto che mi vorrebbe addosso a te, sbranandoti di baci e di carezze lussuriose.

Mi avvicino al letto, scorgendo un vasetto di miele d'acacia aperto sul comodino e poi tante piccole gocce sul tuo corpo. Hai disegnato su di te un dolcissimo sentiero che inizia dal tuo collo e, passando per la tua bocca, scendendo sul tuo seno termina tra le tue gambe.

Poggio finalmente la mia bocca su di te. Seguo con labbra e lingua il percorso che hai tracciato col miele cominciando a nutrirmi della tua pelle, delle tue labbra, del tuo seno e infine del tuo sesso.

Godi. I tuoi gemiti si fondono con la musica  jazz. Ormai la mia razionalità è stata cacciata via dall'istinto lussurioso che ti vuole vedere preda dell'orgasmo. Ti faccio venire più volte, assetato della rugiada del tuo sesso, affamato degli spasmi che il tuo corpo produce mentre vieni. Più godi, più ho voglia di vederti godere.

E quando ormai sei sazia di piacere, "scopami" mi sussurri, vogliosa di sentire la mia erezione dentro di te.

Entro allora con il mio sesso dentro quel meraviglioso paradiso umido, caldo e accogliente che è la tua vagina.

So che non riuscirò a resistere molto: il mio sesso così sensibile e il tuo così accogliente mi faranno capitolare in pochi istanti.

Mi stringi tra le tue gambe, contrai i muscoli interni per mungermi in modo perverso e mi sussurri "vieni, riempimi, inondami".

Capitolo, mi arrendo a sensazioni così intense. Sento il mio corpo liberare dentro di te la linfa vitale. Vengo, ti riempio, ti inondo. Riesci a sentire ogni mio schizzo dentro di te, lo accompagni con un "sì" sussurrato direttamente nelle mie orecchie mentre le spinte del mio corpo contro il tuo vengono seguite dai miei gemiti.

Altra giornata finalmente terminata, conclusa nel migliore dei modi, con un amplesso indimenticabile che continueremo in bagno nella vasca piena di schiuma e di tiepida acqua che hai preparato minuziosamente: un sogno che si ripete quasi quotidianamente e che mai mi annoia.

Ti amo.


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