La testa a posto

La consapevolezza che certe abitudini possano portare solitudine nella propria vita che lotta con l'istinto di un eros facile e immediato sono le riflessioni mattutine di questa donna...

 

Devo mettere la testa a posto. Me lo ripeto ogni volta che succede e puntualmente ci ricasco come una stupida. Devo cercarmi un bravo ragazzo, qualcuno che quando arriva l'alba resti nel mio letto piuttosto che scappar via.

Sono sdraiata sul mio letto vuoto, la schiena a pezzi dopo l'ennesima notte brava. Non riesco ad alzare la testa, mi gira come una trottola e mi viene da vomitare. Tra le gambe sento la sborra che mi cola lentamente dalla fica e l'odore pungente dei miei schizzi che impregnano le lenzuola. Probabilmente ho vomitato da qualche parte in casa perché non è il solo odore che sento.

Tutto era iniziato con la mia solita promessa di comportarmi bene fatta prima dell'arrivo delle mie amiche. La destinazione questa volta era la festa del paese. Un evento pericoloso per chi, come me, è facile all'alcol. Si inizia con una birretta, tante risate, petardi, gruppi musicali che suonano brani allegri, statue giganti che ballano. Poi comincia la discesa: birra dopo birra ti ritrovi coinvolta in mezzo a questo marasma, ti lasci toccare il culo, ridi divertita, tocchi a tua volta il pacco ai ragazzi e alla fine la baraonda ti trascina sotto un palco a ballare musica assordante.

Ti limoni il ragazzo che ti ha toccato il culo fregandotene della sua bellezza. Ormai l'alcol che hai addosso ti fa capire poco e nulla. Quando ti stanchi di ballare ti ritrovi in un angolo con lui addosso, vuoi scopare e basta. E così quando ti infila una mano tra le cosce senti l'impellente desiderio di portartelo a casa che sta lì a pochi metri e concludere la serata spaccando le doghe della rete che hai appena comprato.

È tutto un flash, dalla porta al materasso sono pochi istanti in cui il tuo cervello non pensa ad altro che al suo cazzo che finalmente ti spaccherà la fica. Nove volte su dieci è così: lo stronzo di turno che ti ha abbordato comincia a sbatterti come un pazzo facendoti gemere come una troia, lo fa come gli piace a lui, magari prendendoti in più posizioni.

Puo capitarti il maiale che vuole anche il culo, glielo dai senza tanti complimenti visto che la sbroda che gli hai lasciato sul cazzo dopo avertelo messo in fica glielo ha reso così lubrificato da quasi non sentirlo.

Ti senti sbattere con violenza, le sue palle che schiaffeggiano il clitoride sono lo stimolo giusto per farti venire. E così finisce la serata, con orgasmi multipli e una grande sborrata in fica. Il sonno ti aggredisce improvvisamente e finisci per svegliarti il giorno dopo chiedendoti perché non hai mantenuto la promessa.

Avrei potuto fermarmi alla seconda birra, prendere per mano il ragazzo con la testa a posto e allontanarmi dalla baraonda per potermelo sì limonare ma con passione e un migliaio di carezze. Sarei finita a letto, questo sì, ma su quel materasso oltre a sbroda e sborra ci sarebbero stati baci e abbracci teneri e il gran finale sarebbe potuto essere un "ti amo" piuttosto che un "vengo".

Devo mettere la testa a posto. Voglio svegliarmi con la fica piena di sborra, la bocca piena di baci, gli occhi nei suoi occhi.

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